Golden Globes, Chloé Zhao Miglior regista: è la seconda donna dal 1984

Dopo ben 37 anni, il Golden Globe come Miglior regista torna a vincerlo una donna. Chloé Zhao, pseudonimo della regista, sceneggiatrice, produttrice 38enne Zhao Ting, conquista il premio con Nomadland, già vincitore del Leone d’oro come Miglior film al Festival di Venezia 2020. E dopo queste due vittorie c’è chi ne parla come probabile favorito agli Oscar 2021. Protagonista della pellicola è Frances McDormand (Fargo, 1996, e Tre manifesti a Ebbing, Missouri, 2017). L’attrice interpreta Fern, donna di sessant’anni che, dopo la perdita del marito, decide di abbandonare la sua città e attraversare gli Stati Uniti occidentali a bordo di un furgone.

La Hollywood Foreign Press Association, criticata duramente negli anni passati per aver escluso le donne dalla categoria, quest’anno ha deciso di presentare tre nomi femminili su cinque candidature: Regina King, presentatasi con il suo One Night in Miami, Emerald Fennell con Promising Young Woman e Zhao. A competere contro di loro due giganti: David Fincher, regista di pellicole come Fight Club (1999) e The Social Network (2010), in gara con Mank, e Aaron Sorkin, sceneggiatore della fortunata serie West Wing (1999), candidato al premio con la produzione Netflix Il processo ai Chicago 7.

Nel 1984 era stata Barbra Streisand, regista, sceneggiatrice e attrice nella pellicola Yentl, a ricevere per prima il premio come Miglior regista. Il film raccontava la storia di una giovane ebrea polacca che nei primi anni del ‘900 decide di travestirsi da uomo per proseguire i suoi studi sul Talmud. Dopo questa vittoria, il nulla: per quasi 40 anni le nomination per la categoria, salvo poche eccezioni (Jane Campion candidata nel 1994, Sofia Coppola nel 2004, Kathryn Bigelow nel 2010 e 2013 e Ava DuVernay nel 2015), sono state appannaggio maschile. Quella di quest’anno potrebbe essere la svolta verso un mondo cinematografico più inclusivo e meritocratico, un precedente importante per il futuro dei Globes e di altri premi cinematografici.

Eleonora Panseri

Articolo originariamente pubblicato su Sestina, testata online della Scuola di giornalismo “Walter Tobagi”.

Ecco le donne che faranno la storia dei Globes

Nei 78 anni della loro storia, i Golden Globes sono sempre stati dominati da uomini. Solo cinque le donne nominate per la regia in tutti questi anni: Sofia Coppola, Jane Campion, Ava DuVernay, Kathryn Bigelow e Barbara Streisand (Bigelow e Streisand due volte). La cantante l’unica ad averlo vinto nel 1983.

Il 2021 invece entrerà nella storia del cinema: sui cinque candidati alla miglior regia, le donne sono più della metà. Ecco le tre cineaste in lizza per la vittoria:

Regina King non è nuova alle vittorie: già vincitrice di un Golden Globes e di un Oscar come interprete non protagonista, milita nel mondo del cinema praticamente da sempre. Ha debuttato come attrice nel 1985 a soli 14 anni per approdare sul grande schermo nel 1991. Al suo attivo ci sono più di 32 film, e quello che la vede occupare per la prima volta il posto di regista si intitola One night in Miami. Applaudita dalla critica alla mostra del cinema di Venezia, la pellicola è tratta da una pièce teatrale in cui i quattro protagonisti discutono di black power, emancipazione e lotta al razzismo.

Chloé Zhao è nata nel 1982 a Pechino, Cina. Da sempre affascinata dalla cultura occidentale, il suo sogno si realizza a 15 anni quando inizia a studiare in un collegio di Londra. Dopo aver lavorato anche come barista, si iscrive alla  Tisch School of the Arts di New York. Il suo primo impiego da regista è del 2008 e, nonostante diverse candidature nel corso degli anni, è riuscita ad aggiudicarsi solo il Leone d’oro nel 2020 con il film Nomadland. Non solo cinema indipendente: quest’anno è atteso un film sui supereroi della Marvel che porterà la sua firma.

Ultima, non per importanza, la sceneggiatrice Emerald Fennell. Britannica e laureata in letteratura a Oxford, è stata notata dal talent scout che ha scoperto anche Keira Knightley durante un’interpretazione teatrale organizzata all’università. Ultimamente è ricordata principalmente per aver interpretato Camilla Parker Bowles nella serie Tv The crown. Già regista della serie televisiva Killing Eve, debutta al cinema con Una donna promettente.

Chiara Barison